Continuiamo il nostro ripasso di grammatica inglese, affrontando altri elementi chiave della costruzione delle frasi e dei discorsi.
Forme Singolare e plurale
Il plurale di una parola si forma aggiungendo la lettera -s alla fine.
“Chair” (sedia) diventa “Chairs”, “bag” (borsa) diventa “bags”.
Ci sono solo due eccezioni:
- Se la parola finisce con S, H, X, Z, O aggiungi -es invece che -s: “abyss” (abisso) diventa “abysses”;
- Se la parola finisce con Y preceduto da una consonante, la Y diventa I e si aggiunge -es. “Study” (la stanza da studio) diventa “studies”. Se la Y è preceduta da vocale aggiungi Ssemplicemente: “ray” (raggio) diventa “rays”.
Ci sono sostantivi irregolari che si imparano con il tempo e la pratica assidua giornaliera.
Forme Negative e interrogative
Per formare una frase negativa si aggiunge “do not” o la sua forma contratta “don’t” fra soggetto e verbo.
Esempio: “I walk” (io cammino) diventa “I don’t walk” (io non cammino).
Se il soggetto è alla terza persona singolare, si aggiunge “does not” o la forma contratta “doesn’t”.
Esempio: “She doesn’t walk”.
L’unica eccezione è il verbo essere, dove non serve “do”: “You are here” diventa direttamente“You are not here” o nella forma contratta “You aren’t here”.
Con le frasi interrogative ancora una volta si utilizza “do” , all’inizio e quindi un “You like apples”diventa “Do you like apples?”.
Per il verbo essere non si aggiunge “do” nemmeno qui, basta invertire soggetto e verbo: “You are here” diventa “Are you here?”.
Si possono combinare negativa e interrogativa nella stessa frase: “Don’t you like apples?”.
Con una frase negativa al passato la regola è identica, MA al posto di “do” si usa “did”, la forma passata del verbo.
Al futuro invece, “will” è già un ausiliario e non serve aggiungerne un altro: “Io non camminerò” diventa “I will not walk”, non “I will do not walk”.
Il Genitivo sassone
La particella “di” che indica il possesso di qualcosa si traduce in inglese con “of”, ma gli inglesi decidono spesso di non utilizzarla in favore del genitivo sassone: quindi, omettono la particella “of” e invertono le due parole.
Esempio: “Chiavi di casa” diventa “The house keys” e non “Keys of the house”.
Il genitivo sassone si formula quando l’oggetto appartiene a qualcuno e si formula aggiungendo una ‘s, vediamo un esempio: “Macchina di Asdrubale” diventa “Asdrubale’s car”.
It e There impersonali
Cosa succede quando non c’è il soggetto? Si risolve usando la terza persona singolare.
Esempio: “Piove” diventa “It rains”.
Con frasi del tipo “C’è un ratto nella macchina” si traduce semplicemente “there is”, quindi la frase diventa “There is a rat in the car”.
Articoli determinativi e indeterminativi
Gli articoli determinativi in italiano sono sei:
- Il
- Lo
- La
- I
- Gli
- Le
In inglese si traducono tutti con la stessa parola: “the”.
Gli articoli indeterminativi sono tre:
- Un
- Uno
- Una
In inglese si traducono tutti con una parola: “a”, che diventa “an” quando anche la parola successiva inizia con A.
I Pronomi possessivi
Ecco quali sono e come tradurli:
- Mio – My – Mine
- Tuo – Your – Yours
- Suo (lui) – His – His
- Suo (lei) – Her – Hers
- Suo (oggetto) – Its – Its
- Nostro – Our – Ours
- Vostro – Your – Yours
- Loro – Their – Theirs
Attenzione: cambiano a seconda se vengono usati come soggetto o come complemento.
Quindi, se voglio dire “La tua torta è sul tavolo”, lo tradurrò con “Your cake is on the table” perché “la tua torta” è il soggetto. Mentre “La torta sul tavolo è tua” diventa “The cake on the table is yours” perché “tua” è complemento.
Il Comparativo ed il Superlativo
Il comparativo lo si usa quando si vuole mettere in relazione qualitativa due elementi; in inglese ci sono due modi per tradurre il comparativo:
- Il primo si usa con le parole corte, una sillaba: basta aggiungere -er alla fine della parola. Quindi “high” (alto) diventa “higher” (più alto).
- Le parole più lunghe sono semplici: si usa la parola “more” che si traduce letteralmente con “più”. “Comfortable” (comodo) diventa “more comfortable” (più comodo).
Esattamente come l’italiano, non si può sbagliare.
Ci sono delle eccezioni come ad esempio “good” (buono), che diventa “better” (meglio).
Il superlativo lo si usa quando si vuol dire che qualcosa ha una qualità superiore a tutti gli altri elementi di un gruppo.
Si compone allo stesso modo del comparativo, con la differenza che la desinenza “-er”diventa “-est” e “more” diventa “most”. Quindi “highest” e “most comfortable” negli esempi precedenti e “good” diventa “best”.
Bene, il nostro breve e veloce ripasso di grammatica inglese termina qui e vi suggeriamo di salvare questi articoli tra i preferiti per averli sempre a portata di mano e poter fare un rapido ripasso ogni volta che ne avete necessità.
Abbiamo cercato in piccolo di farvi avere un’idea di come sia semplice ed in alcuni casi anche divertente studiare l’inglese; affrontandolo in modo organizzato, lo studio diventa più facile.
Ricordatevi, però, che questo breve ripasso di grammatica in quattro parti non potrà mai essere approfondito come quando si è seguiti dai nostri tutor altamente qualificati e professionali ed accompagnati da un buon libro di grammatica inglese.
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Stay tuned!