L’apprendimento dell’inglese per gli italiani può essere una sfida, soprattutto a causa delle differenze strutturali tra le due lingue. Spesso, chi impara l’inglese commette errori che derivano da influenze della lingua madre o da una comprensione errata delle regole grammaticali inglesi.
Molti italiani che studiano l’inglese si trovano spesso a commettere errori tipici dovuti alle differenze tra le due lingue. L’inglese presenta infatti strutture grammaticali, suoni e costruzioni sintattiche che non trovano un corrispettivo diretto nella lingua italiana, portando a errori comuni.
In questo articolo analizzeremo i cinque errori più frequenti e comuni commessi dagli italiani quando parlano o scrivono in inglese e forniremo suggerimenti pratici per evitarli.
Per ogni errore, forniremo spiegazioni dettagliate, esempi pratici e suggerimenti per correggerlo in modo efficace.
Errore 1: Confusione tra “since” e “for”
Uno degli errori più comuni riguarda l’uso scorretto delle preposizioni “since” e “for” quando si parla di durata di un’azione.
- “Since” si usa per indicare il punto di inizio di un’azione: si usa, cioè, quando ci si riferisce a un punto preciso nel tempo da cui un’azione ha avuto inizio.
- I have lived here since 2010. (Vivo qui dal 2010.)
- “For” si usa per indicare la durata complessiva di un’azione.
- I have lived here for ten years. (Vivo qui da dieci anni.)
Perché gli italiani sbagliano?
Molti italiani tendono a confondere i due termini perché in italiano il “da” può avere entrambi i significati.
L’italiano non ha una distinzione netta tra “since” e “for”. Frasi come “Vivo qui da 10 anni” possono essere tradotte letteralmente in due modi: “I have lived here for 10 years” (corretto) o “I have lived here since 10 years” (sbagliato).
Come evitare questo errore
Un buon esercizio è scrivere frasi con entrambe le parole e confrontarle con esempi corretti in un dizionario di riferimento. Inoltre, è utile esercitarsi con quiz online o applicazioni di apprendimento linguistico.
- Quando si può rispondere alla domanda “da quando?” si usa “since”.
- Se si risponde alla domanda “per quanto tempo?” si usa “for”.
- Praticare con frasi di esempio e quiz online.
Errore 2: Uso errato del Present Perfect
L’italiano non ha un vero equivalente del Present Perfect, il che rende il suo utilizzo complicato.
Il Present Perfect è una delle strutture grammaticali più difficili per gli italiani, poiché in italiano si tende a usare il passato prossimo in contesti in cui l’inglese richiede il Present Perfect.
Esempi di errori comuni:
- ❌ I have seen him yesterday. (Errato: “yesterday” indica un tempo specifico e richiede il Simple Past.)
- ✔ I saw him yesterday. (Corretto)
Il Present Perfect si usa per azioni che hanno una connessione con il presente o quando il momento preciso dell’azione non è specificato:
- ✔ I have just finished my homework. (Ho appena finito i compiti.)
- ✔ She has lived in London for five years. (Vive a Londra da cinque anni.)
L’errore nasce dal fatto che il passato prossimo italiano è spesso usato in modo simile al Present Perfect inglese, ma in inglese il Present Perfect si usa per azioni che hanno una connessione con il presente, mentre il Simple Past indica azioni concluse nel passato.
Come evitare questo errore
Memorizzare la differenza tra Simple Past (azioni concluse nel passato) e Present Perfect (azioni con conseguenze nel presente) è essenziale. Un buon metodo è esercitarsi con frasi di esempio e tradurle dall’italiano all’inglese prestando attenzione al contesto temporale.
- Studiare le differenze tra Present Perfect e Simple Past.
- Esercitarsi con frasi di uso quotidiano.
- Leggere testi in inglese per vedere l’uso corretto in contesto.
Errore 3: Traduzione letterale delle espressioni italiane
Molti italiani cercano di tradurre le espressioni italiane parola per parola in inglese, causando frasi innaturali o incomprensibili.
Infatti, tradurre letteralmente le espressioni idiomatiche italiane può portare a frasi incomprensibili o buffe in inglese. Ecco alcuni esempi:
Esempi:
- ❌ “Make two accounts” (invece di “Do the math”).
- ❌ “It’s not my cabbage” (invece di “It’s not my business”).
- ❌ “Take the word” (quando in inglese si dice “Take the floor” per riferirsi a chi sta parlando in pubblico).
Come evitarlo
Leggere e ascoltare contenuti autentici in inglese aiuta a comprendere le espressioni più usate. Inoltre, consultare dizionari di idiomi come il Cambridge Dictionary può essere utile.
- Imparare espressioni idiomatiche autentiche.
- Esporsi il più possibile a materiali in inglese (film, libri, podcast).
- Usare dizionari di espressioni idiomatiche.
Errore 4: Pronuncia errata di “th” e “v” vs. “w”
La pronuncia dell’inglese è molto diversa da quella dell’italiano, e i suoni “th” e “v” sono particolarmente problematici.
Molti italiani trovano difficoltà a pronunciare correttamente “th”, che non esiste in italiano, e tendono a sostituirlo con “d” o “t”.
- Three viene spesso pronunciato “tree”.
- That diventa “dat”.
Un altro errore comune riguarda “v” e “w”:
- Very e west vengono scambiati con “wery” e “vest”.
- Very viene confuso con “wery”.
- West può essere pronunciato “vest”.
Come migliorare la pronuncia
Esercizi di pronuncia e ripetizione di parole difficili aiutano a correggere questi errori. Un buon metodo è ascoltare madrelingua e provare a riprodurre il suono con l’uso della lingua tra i denti per il “th”.
- Guardare video su YouTube con spiegazioni dettagliate.
- Registrarsi mentre si parla e confrontare la pronuncia con quella di madrelingua.
- Fare esercizi specifici su piattaforme come Forvo e BBC Learning English.
Errore 5: Ordine delle parole nelle domande
Gli italiani spesso costruiscono domande in inglese usando la struttura dell’italiano.
- ❌ “You like pizza?”
- ✔ “Do you like pizza?”
L’errore nasce dal fatto che in italiano è possibile trasformare una frase affermativa in interrogativa semplicemente cambiando l’intonazione, mentre in inglese è necessario modificare la struttura della frase e bisogna invertire l’ordine soggetto-verbo o usare un ausiliare.
Come correggerlo
Studiare la struttura delle frasi interrogative e praticare con esercizi mirati.
- Praticare con frasi interrogative standard.
- Studiare la costruzione delle domande in inglese con ausiliari.
Conclusione
L’inglese può sembrare complicato per gli italiani, ma evitando questi errori comuni e con una pratica costante, è possibile migliorare notevolmente la propria padronanza della lingua. Per perfezionare il proprio inglese, è utile immergersi nella lingua attraverso letture e risorse online. Conversare con madrelingua e leggere contenuti autentici sono inoltre ottimi modi per affinare le proprie competenze linguistiche.
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